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al testo di Rosetta Sacchi
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Ho trovato la chiave per capire tutto ciò che non può essere compreso il verso d’un fringuello il paesaggio la mente d’un uomo il suo coraggio di comparire in maschera (apparente) annunciando d’essere se stesso sempre o soltanto troppo spesso
Ho silenziato il cuore nel setacciare ogni angolo con perspicacia chè ragione sempre in me prevale nelle necessarie scremature e l’eremo ora è come specchio di silenzi e smorfie (caricature) dove il buio annovera le rughe
Ho trovato la chiave dell’abisso dove mi cerco quando ormai smarrita non sogno non spero non mi dimeno nel tentativo inutile d’eclissi Ed ora so che non può essere compreso quel macigno dell’anima sul corpo, gracile fusto dalla chioma greve.
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